martedì 17 febbraio 2015

Il pallone è sgonfio da un pezzo...


IL PALLONE È SGONFIO DA UN PEZZO…


Tutti a scandalizzarsi per la telefonata intercorsa tra Lotito, presidente della Lazio, e il dirigente dell’Ischia Iodice. Tutti a scandalizzarsi che i potenti del pallone non vogliono il Carpi e squadre simili in serie A perché poi, chi ce li paga i diritti tv per vedere queste “squadrette”?
Che il gioco del calcio non abbia più nulla a che fare con un gioco ce ne siamo accorti da tempo e, permettetemi la digressione personale, è una sofferenza immane per chi come me è un appassionato fin da bambino. Questa passione, purtroppo, con gli anni l’hanno prima colpita, poi ferita gravemente, oggi ridotta (forse irrimediabilmente) in agonia.
Ma questa è sempre l’Italia e il mondo del pallone non si distingue certo dalle mille altre porcate che vivono agiatamente in questo paese.
Tra un paio di giorni avremo dimenticato la telefonata di Lotito, come abbiamo dimenticato che il Presidente della FIGC, un tal Tavecchio, è stato condannato dalla UEFA per frasi razziste e per 6 mesi non potrà partecipare agli incontri europei riservati alle federazioni nazionali, mentre nell’italica patria pallonara nemmeno un “rimproverino”. Del resto, per non farsi mancare nulla, la stessa FIGC ha acquistato appena 20mila copie del libro di Tavecchio che ha scritto un racconto sul calcio per i bambini. Si, lo ammetto, sono invidioso perché io ed altri miei amici che con me condividono l’amore per la scrittura, ce lo sogniamo di vendere 20mila copie dei nostri libri, che magari sono anche migliori di quello di Tavecchio, ma nessuno di noi è presidente della federazione calcistica.
E che dire di Beretta, presidente della Lega di serie A, che Lotito nella suddetta telefonata ha definito una nullità. Almeno uno scatto d’orgoglio da parte sua me l’aspettavo. E, invece, nulla… a testimonianza che forse ha ragione il Lotitone nostro.
Il culmine è stato raggiunto da Delrio che, non si sa bene se a nome suo personale o a nome del governo, ha fatto la voce grossa dicendo: “Il calcio deve cambiare!”
Qualcuno dica a Delrio che il pallone è sgonfio da un pezzo, anzi il pallone se lo sono portati proprio a casa lasciandomi l’agonia della mia passione di cui parlavo sopra.
Forza Carpi, forza Frosinone… No! Forza Italia non me lo farete dire mai!!!
(Matteo Pugliares)

venerdì 13 febbraio 2015

Perchè Sanremo è Sanremo... purtroppo!


PERCHÉ SANREMO È SANREMO… PURTROPPO!

Ci ho provato ma non ho saputo resistere…
Da tempo immemorabile ormai non guardo il festival canoro in onda in questi giorni perché, come ho già spiegato da altre parti, già a 14/15 anni mi sembrava da idioti perdere tre ore di tempo e sorbirti un programma tv per una o, al massimo, due canzoni che ritenevo gradevoli.
Per fortuna oggi c’è internet e già dopo 24 ore posso cercare i video anche del festival canoro sanremese.
Per la serie “facciamoci del male” la mia ricerca si è fermata a due momenti di cui tanti hanno parlato in questi giorni: il comico Siani (comico si fa per dire) e l’operazione nostalgia Albano (un’altra scuola di pensiero lo chiama Al Bano) e Romina.
Partiamo da Alessandro Siani. Penso che quando verrà la mia ora, Dio mi chiederà conto del tempo sprecato a guardare il video della prestazione del comico (comico si fa per dire) sul palco dell’Ariston. Un concentrato di banalità che ha solo confermato quanto sia sopravvalutato l’artista in questione (anche artista si fa per dire). E non faccio alcun riferimento alla gaffe del bambino offeso poiché anche la gaffe in questione è davvero banale (o da idioti, scegliete voi).
Qualcuno, non oggi ma in passato, si è addirittura spinto a definire Siani il nuovo Troisi: arrestatelo! Non so che reato abbia commesso ma arrestatelo ugualmente.
Per la cronaca, in 15 minuti di ascolto, attento e concentrato, ho sorriso una sola volta e riso nemmeno una. Siani, forse consapevole della sua pochezza comica (in questo caso pochezza comica non si fa per dire), infatti, rideva spesso, magari per ricordare al pubblico che la battuta era finita ed era quello, appunto, il momento di ridere.
Epico il riferimento alla Salerno-Reggio Calabria e alla statura di Brunetta e del seggiolino sull’auto blu (qualcuno spieghi a Siani cos’è la satira politica): in questo caso più che banalità mi viene in mente il termine “tristezza”.
A suo favore, almeno così dicono, ha devoluto il cachet in beneficenza (la prossima volta gli suggerisco io a chi darli, ad esempio all’associazione “poveri della mia stanza”).
Due parole anche sulla coppia che scoppia (anzi che è già scoppiata da tempo): Albano (o Al Bano) e Romina.
In questo caso mi verrebbe in mente un detto quanto mai attuale: cosa non si fa per i soldi. Perché quale altra giustificazione può avere un’operazione di tal genere dopo anni di cause legali e, soprattutto, dato il sentimento che li unisce oggi e che, certamente, non è più quello dei tempi di “Felicità”?
Pare, secondo uno scoop di “Striscia la notizia” che Romina abbia definito Albano (o Al Bano) “uomo di m…”, dunque fate voi.
Infine, qualcuno mi spieghi le flessioni di Albano (o Al Bano). Vi confesso che avevo paura ne facesse un’altra: era infarto sicuro.
Di Romina, almeno, ho avuto modo tempo fa di apprezzare i suoi quadri.
Perché Sanremo è Sanremo… purtroppo!
(Matteo Pugliares)

giovedì 12 febbraio 2015

Era proprio necessario questo blog?

ERA PROPRIO NECESSARIO QUESTO BLOG?


E perché non lo era?
Ma se proprio dovessi darvi una risposta più articolata, vi direi che il bisogno di comunicare i miei pensieri, le mie emozioni, le mie idee diventa sempre più insopprimibile.
Ed è “colpa” anche di tanti amici che mi spingono da tempo a farlo.
Ed è “colpa” anche della tv che lascia spazio a degli idioti patentati che parlano di economia, politica, sport, arte, libri e chi più ne ha più ne metta. In tv non mi invitano e, manco a dirlo, accetterei solo di fare un programma tutto mio il sabato sera su Rai 1. E, dunque, ho ricavato il mio “Speakers’ Corner” personale, nell’infinito Hyde Park virtuale.
Ed è “colpa” della mia convinzione che scrivere è la migliore auto-terapia possibile per chi è certo (ed io lo sono) di avere mille patologie psicologiche (e non posso permettermi di andare da uno psicoterapeuta tutti i giorni, anche se molti miei amici lo sono).
Ed è “colpa” della mia sete di capire il mondo che si traduce nella riflessione su tutto, o quasi tutto, ciò che mi circonda.
Ed è “colpa” della natura umana che mi spinge in tutti i modi a raggiungere l’altro ed oggi ha trovato un nuovo modo (ma quanto sono bravo a camuffare il mio egocentrismo da altruismo).
Ed è “colpa” di Richard Wagner che pare abbia detto: "Il bisogno più urgente e più forte dell'uomo perfetto e artista è di comunicare se stesso - in tutta la pienezza della sua natura - all'intera comunità.”
Ed è “colpa” del fatto che non ho paura di dire tutte le stronzate che mi passano dalla testa perché poi, quante volte mi capita, ho lo stesso coraggio ad ammettere che di stronzate ne dico parecchie.
Vabbè, le colpe le ho già date tutte agli altri, quindi possiamo anche cominciare.
Ah, dimenticavo… “Chi non s’aspetta l’inaspettato non troverà mai la verità” (Eraclito)… che non c’entra nulla con questo post ma questa frase mi accompagna da troppo tempo per non scriverla immediatamente.
(Matteo Pugliares)