venerdì 13 febbraio 2015

Perchè Sanremo è Sanremo... purtroppo!


PERCHÉ SANREMO È SANREMO… PURTROPPO!

Ci ho provato ma non ho saputo resistere…
Da tempo immemorabile ormai non guardo il festival canoro in onda in questi giorni perché, come ho già spiegato da altre parti, già a 14/15 anni mi sembrava da idioti perdere tre ore di tempo e sorbirti un programma tv per una o, al massimo, due canzoni che ritenevo gradevoli.
Per fortuna oggi c’è internet e già dopo 24 ore posso cercare i video anche del festival canoro sanremese.
Per la serie “facciamoci del male” la mia ricerca si è fermata a due momenti di cui tanti hanno parlato in questi giorni: il comico Siani (comico si fa per dire) e l’operazione nostalgia Albano (un’altra scuola di pensiero lo chiama Al Bano) e Romina.
Partiamo da Alessandro Siani. Penso che quando verrà la mia ora, Dio mi chiederà conto del tempo sprecato a guardare il video della prestazione del comico (comico si fa per dire) sul palco dell’Ariston. Un concentrato di banalità che ha solo confermato quanto sia sopravvalutato l’artista in questione (anche artista si fa per dire). E non faccio alcun riferimento alla gaffe del bambino offeso poiché anche la gaffe in questione è davvero banale (o da idioti, scegliete voi).
Qualcuno, non oggi ma in passato, si è addirittura spinto a definire Siani il nuovo Troisi: arrestatelo! Non so che reato abbia commesso ma arrestatelo ugualmente.
Per la cronaca, in 15 minuti di ascolto, attento e concentrato, ho sorriso una sola volta e riso nemmeno una. Siani, forse consapevole della sua pochezza comica (in questo caso pochezza comica non si fa per dire), infatti, rideva spesso, magari per ricordare al pubblico che la battuta era finita ed era quello, appunto, il momento di ridere.
Epico il riferimento alla Salerno-Reggio Calabria e alla statura di Brunetta e del seggiolino sull’auto blu (qualcuno spieghi a Siani cos’è la satira politica): in questo caso più che banalità mi viene in mente il termine “tristezza”.
A suo favore, almeno così dicono, ha devoluto il cachet in beneficenza (la prossima volta gli suggerisco io a chi darli, ad esempio all’associazione “poveri della mia stanza”).
Due parole anche sulla coppia che scoppia (anzi che è già scoppiata da tempo): Albano (o Al Bano) e Romina.
In questo caso mi verrebbe in mente un detto quanto mai attuale: cosa non si fa per i soldi. Perché quale altra giustificazione può avere un’operazione di tal genere dopo anni di cause legali e, soprattutto, dato il sentimento che li unisce oggi e che, certamente, non è più quello dei tempi di “Felicità”?
Pare, secondo uno scoop di “Striscia la notizia” che Romina abbia definito Albano (o Al Bano) “uomo di m…”, dunque fate voi.
Infine, qualcuno mi spieghi le flessioni di Albano (o Al Bano). Vi confesso che avevo paura ne facesse un’altra: era infarto sicuro.
Di Romina, almeno, ho avuto modo tempo fa di apprezzare i suoi quadri.
Perché Sanremo è Sanremo… purtroppo!
(Matteo Pugliares)

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